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Un caffè con… Danieli Desideri – Arch_Noid Studio

Detrazioni per ristrutturazioni, risparmio energetico, design e l’importanza di affidarsi sempre ad aziende certificate per evitare spiacevoli sorprese; Una chiacchierata davvero interessante con l’Arch. Daniele Desideri coofondatore dello studio di architettura Arch_Noid Studio.

L: Buongiorno a tutti, siamo qui con l’architetto Daniele Desideri, cofondatore dello studio di architettura Archnoid, ciao Dani!

D: Ciao Luca come va?

L: Tutto bene. Oggi cominciamo con te questa piccola rubrica chiamata “Un caffè con” in cui intervistiamo esperti del settore delle ristrutturazioni e del design. Vista la lunga collaborazione che ci lega abbiamo pensato di cominciare con te. Raccontaci qualcosa del tuo studio, come è nato, chi siete, cosa offrite.

D: Certo. Io sono cofondatore dello studio Archnoid, uno studio di architettura nato nel 2009 a Roma dalla collaborazione con l’architetto Ilaria Tascioni. Ci occupiamo di architettura e design, in particolare nelle ristrutturazioni di appartamenti, ma lavoriamo anche con concorsi, progettazione nel terziario e altro. Il nostro obbiettivo è quello di effettuare progettazioni all’insegna della sperimentazione e della ricerca e fornire un servizio chiavi in mano assistendo quindi il cliente in tutte le fasi, dalla progettazione, alle pratiche, fino all’assistenza agli acquisti.

L: Una delle domande che ti sentirai ripetere più spesso è “a che mi serve un architetto”, ma sappiamo bene che la tua è la figura cardine del processo della ristrutturazione. Ecco, ci spieghi un attimo cosa fate per affiancare il cliente e offrirgli un servizio di alto livello?

D: La nostra figura è essenziale, non si dovrebbe vedere una ristrutturazione con la logica della “sistemazione”, ma con quella della “trasformazione”. Nel senso che non dobbiamo soffermarci solo sulla diversa distribuzione o sullo spostamento di pareti o mobili come spesso pensa di voler fare il cliente, bensì pensare ad una vera e propria trasformazione tridimensionale dell’appartamento, garantendo però il rispetto delle necessità e esigenze del cliente. Quella che parte come piccola ridistribuzione invece si trasforma in un insieme complesso di giochi di luci, ombre , volumi e dinamismi. Ed è qui che l’architetto può aiutare il cliente, senza sottovalutare inoltre l’aiuto verso il cliente a restare all’interno del proprio budget. Quindi quando si contatta un architetto si vuole far fronte a tutti questi meccanismi complessi avvalendosi di un professionista.

L: Ecco Dani hai detto due cose molto interessanti, che sono poi anche alcune delle problematiche che i clienti pongono. La prima è che spesso si ha paura che l’architetto possa fare casa come piace a lui, ma tu hai giustamente detto che l’architetto deve ascoltare i desideri del cliente e poi metterli in pratica.

D: Assolutamente no, diciamo che la cosa importante e forse più difficile è riuscire a capire nei primi confronti il budget, cosa realmente serve al cliente e quindi cosa è fondamentale e cosa no, e poi quale è il gusto che preferisce, che deve sempre essere rispettato. L’architetto può quindi intervenire consigliando ed indirizzando il cliente.

L: Certo. E l’altro punto decisivo che hai toccato è quello del budget. Spesso si può avere paura che chiamando l’architetto si spenda chissà quanto, invece come ben sappiamo è proprio l’architetto che gioca un ruolo chiave nell’aiutare a capire come gestire il budget, con i suoi canali privilegiati, le conoscenze e le analisi di mercato.

D: Decisamente si. Il rapporto con la figura dell’architetto, specialmente con la logica delle chiavi in mano, è prolungato nel tempo, dovendo trovare un punto di incontro tra le esigenze, il budget e le idee, tramite continue modifiche, tornando continuamente sul progetto. Quando questo arriva a soddisfare completamente la committenza realizziamo un capitolato, e anche questo è parte fondamentale del nostro lavoro. Deve essere perfetto, in quanto da la possibilità all’impresa di offrire un prezzo reale, non approssimativo e quindi garantisce al cliente di poter operare un concreto confronto tra i prezzi e avere una valutazione di questi molto concreta. Una volta fatto questo, tutti gli elaborati tecnici, e gli aspetti legati al design d’interni, si arriva a presentare la pratica per le varie autorizzazioni e infine alla direzione dei lavori., inoltre tramite i nostri canali e conoscenze accompagniamo lungo tutto il percorso il cliente nelle varie scelte. E chiaro quindi come il nostro rapporto lavorativo sia duraturo nel tempo, spesso diventando un rapporto di conoscenza e di amicizia. Il costo di un professionista è quindi diluito nel tempo e oltretutto la spesa può essere anche gestita con le detrazioni e una serie di strumenti di risparmio. Spesso solo alla fine di un lavoro il cliente si rende realmente conto che non sarebbe stato in grado da solo di portare a termine il tutto.

L: Possiamo quindi dire che il ruolo dell’architetto sia quello di organizzare tutto, ed è quello che permette all’impresa di offrire un giusto prezzo, arrivando poi durante progettazione e fase di cantiere a mettere al riparo il committente da costi imprevisti, malintesi, incomprensioni, in particolare come dicevi tramite un giusto progetto e capitolato che consentiranno cosi un ottimale svolgimento dei lavori.

D: Si certo, e aggiungerei che è anche fondamentale la competenza delle persone che poi io come architetto vado a selezionare. Questo è molto importante e sicuramente è ciò che fa la differenza. Un buon capitolato è essenziale, e mi aiuta ad avere un prezzo equo, ma chiaramente la competenza e quindi la capacità di realizzare a regola d’arte le lavorazioni previste dal capitolato sono determinanti per la riuscita di un cantiere. Alcune cose potranno avere un certo costo proprio perché realizzate ad un certo livello.

L: Certo. A questo punto Dani vorrei farti una domanda per i nostri lettori. Ci diresti in questo momento quali sono le tre novità più interessanti che ti senti di consigliare ad un pubblico che magari non è del settore?

D: Partiamo dal presupposto che l’edilizia negli ultimi anni ha avuto un boom incredibile, e che l’architettura è caratterizzata da ricorsi storici, quindi molte cose tornano di moda. Una cosa che sicuramente mi sento di nominare sono le grandi lastre, un rivestimento innovativo costituito da elementi che arrivano a oltre 3 metri di lunghezza. Di positivo hanno la possibilità di apprezzare il rivestimento privo di fughe, quindi garantiscono una sensazione di monoliticità alla parte, al pavimento o al piano. Gli effetti inoltre sono numerosissimi, dal marmo al cemento. Sicuramente ci sono delle difficoltà nell’installazione, quindi, come dicevamo prima riguardo l’importanza delle capacità della manodopera, le maestranze devono sicuramente essere specializzate. I costi sono bilanciati con le dimensioni, quindi non spaventiamoci se la singola lastra sembra costare molto perché ovviamente coprire molti metri quadrati.

Altro materiale interessante è la carta da parati in fibra di vetro. Ciò che rende particolare tale carta è che, sebbene mantenga l’effetto materico del prodotto tradizionale, ha una elevata resistenza all’acqua evitando cosi tutti i problemi relativi all’umidità e permettendo ad esempio di utilizzarla per dei bagni. Inoltre è altamente personalizzabile e garantisce effetti unici, cosa che ci permette di ritornare anche sull’importanza dei contatti dell’architetto. Anche in questo caso il montaggio è particolare, perché è più rigida delle vecchie carte da parati, ma per contro eliminiamo anche tutte le problematiche relative alla polvere.

Ultimo materiale da nominare sono le stecche in polimero generalmente utilizzate per le boiserie, che vengono prestampate a livello industriale e pertanto presentano costi e difficoltà nettamente minori delle boiserie in legno. Quest’ultime inoltre difficilmente si amalgamano bene alla parete, perché essendo di legno necessitano di trattamenti superficiali specifici. Attualmente le boiserie stanno tornando molto di moda, e permettono una notevole interazione tra moderno e passato, ad esempio grazie alla scelta di moderni disegni e trame.

L: Ok quindi ricapitolando ci hai parlato di grandi lastre, carta da parati in fibra di vetro e boiserie in polimero. Perfetto grazie Dani. Allora ti farei due ultime domande classiche prima di lasciarti andare. Per prima cosa ti chiedo cosa suggeriresti ad un tuo amico prima di iniziare i lavori?

D: Sicuramente, come ho già detto, deve rendersi conto del suo budget, deve affidarsi a persone di cui davvero può fidarsi, che abbiano una profonda conoscenza del lavoro che devono fare, che si tratti dell’architetto, del tecnico, dell’impresa o altri.

L: allora ultima domanda per concludere. Da architetto qual è il valore aggiunto di affidarsi ad una impresa qualificata?

D: Secondo me è fondamentale per ogni personaggio coinvolto, committente, architetto ecc. Ad esempio noi abbiamo collaborato con moltissime imprese negli anni, e spesso ci è capitato di collaborare anche con imprese non pronte, ed è stato un problema. Se immaginiamo il cantiere come una matriosca dobbiamo considerare che non si riduce tutto alla bambola finale, ma all’interno ci sono moltissimi strati e opere che portano poi al lavoro finito. Il committente non deve soffermarsi solo sull’aspetto finale, ma dovrebbe poter sapere tutto ciò che sta alle spalle di quel risultato, che è necessariamente collegato, tra le altre cose, alle specializzazioni e qualifiche dell’impresa, oltreché alla sua correttezza.

L: Mi allaccio un attimo ad una cosa importante che hai detto, ci sono documentazioni da rispettare, delle leggi e soprattutto delle responsabilità civili e penali nelle quali si può ricadere. E questo è importantissimo, l’impresa deve rispettare questi adempimenti, se non si è in regola si va incontro a sanzioni e responsabilità sia civili che penali appunto, e questo spesso il cliente non lo sa.

D: si assolutamente Luca. Se è assente la documentazione minima, come ad esempio il DURC, per me non si può lavorare. Il problema è che non è semplicemente il comune a richiederli, ma è proprio tecnico e cliente che hanno la responsabilità di verificare le varie documentazioni che devono essere presentati al ddll e alla committenza. Non si può assolutamente far lavorare una impresa senza documentazione in regola, nonostante spesso sia il cliente a richiederlo magari per un prezzo inferiore.

L: Va bene Dani io ti ringrazio, chiunque volesse trovarvi può farlo facilmente cercando direttamente studio Archnoid su tutti i social. Ancora grazie e a presto, ciao Dani.

D: Ciao Luca grazie a te, alla prossima.

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